Su di me

Un viaggio in Appennino, proprio dietro le porte della città dove sei nata, Bologna: sì, può cambiarti la vita. A me l’ha cambiata. Sin da quella prima volta in cui a Lizzano una passeggiata mi portò a guardare un dettaglio di una casa e poi… ad immaginarmi tutto il resto.

Persone, storie, vite da consegnare all’inchiostro e alla carta, perché possano restare.

Abbiamo bisogno di memoria, non bastiamo a noi stessi.

Scrivere può essere un modo per ricordare. Per me lo è.

Io, sopravvissuto di Marzabotto
(Longanesi)

Scrivere è un modo per dare voce a un territorio, alle sue persone, alla loro storia.

Margherita Lollini – Scrittrice

In libreria... (Coop Ambasciatori Bologna)

Camminando si scrive

Scrivere è un cammino lungo la stessa strada, verso lo stesso luogo che di volta in volta non è mai lo stesso. Sempre più dentro, sempre più mio.

Un percorso nato con un libro (Lizzano: racconti di vita. Bozzetti dalla montagna) di racconti sulle donne del mio Appennino, donne che potrebbero essere vissute dopo la Guerra. Donne che preferiscono agire, scegliere, mutare, piuttosto che lasciarsi vivere.

E poi scrivere è stata la Collana con Fernandel, interamente dedicata all’Appennino emiliano: Quaderni dell’Appennino, composta da tre volumi (L’Appennino incantato, L’Appennino ferito, L’Appennino stregato) per celebrare tre aspetti di quel territorio: la bellezza e l’incanto capaci di abbagliare, il peso della storia con la leggerezza della parola, le voci e leggende che si perdono lungo i crinali.

Io, sopravvissuto di Marzabotto

Camminando, a volte ci si deve anche fermare. Semplicemente, perché non si può proseguire. Il tempo di prendersi una pausa. Un luogo dove vuoi restare.

Scrivere questo libro è stato il dono di potere restare, di soffermarsi e di riflettere. Dilatare il tempo, fermarlo, ricordare.

Attraverso una storia da brividi. Una di quelle che sembrano inventate, tanto sono terribili. Invece no. Una storia vera. Che doveva essere raccontata, per restare nella memoria non solo mia, di tutti quelli che vorranno sia anche la loro storia.

Io e Ferruccio